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Channel: Chirurgia Plastica – Il Fatto Quotidiano
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“Labbra a papera potenzialmente pericolose anche nel tempo. Ci sono due vip invecchiati bene, credo senza far nulla”. Ecco chi sono per l’esperto

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Il ritocco ben fatto non si vede”. La filosofia di Giulio Borbon, medico di chirurgia estetica e rigenerativa di Milano, è in controtendenza. Si basa sull’esaltazione della naturale bellezza anche nella fase della maturità. Espressione, unicità, armonia. Tutto il contrario rispetto a ciò che si vede in giro.

Labbra a canotto, fronti spianate come piste di pattinaggio, zigomi tondi come polpette, décolleté che sembrano non soggiacere alla forza di gravità: e che dire di quelle espressioni da statue di cera che congelano anche le rughe naturali del sorriso? Stai sorridendo davvero o mi stai prendendo in giro?

Il ricorso eccessivo alla chirurgia e medicina estetica ha prodotto nel tempo un bestiario quanto mai rappresentativo di una standardizzazione del canone di bellezza verso modelli artificiali avulsi dalla realtà. Tutti uguali, tutti assimilabili alla fisicità di bamboloni e bambolone star dei video giochi.

Nell’intento utopico di bloccare gli effetti dell’incedere del tempo sul corpo, ruga dopo ruga, cedimento dopo cedimento, gli interventi estetici, quando eccessivi e incoerenti, allontanano sempre di più la nostra immagine da quella idealmente condivisa di perfezione. Ed è un attimo raggiungere l’effetto opposto. Diventare dei fenomeni, senza tuttavia esserlo, potendo contare, per esempio, su qualche specialità fantastica: girare la testa indietro a mo’ di gufi, entrare in un taxi facendo capriole da replicanti di Blade Runner, arrampicarsi su un palazzo di vetro come eroi della Marvel.

Marylin Monroe aveva la cellulite e non era certo atletica. Eppure è stata la diva delle dive. Basterebbe immaginarla con le russian lips per cambiare canale quando danno per l’ennesima volta in tv “A qualcuno piace caldo”. Il suo appeal erotico ne risentirebbe. In tal caso meglio concentrarsi su Tony Curtis, più femminile.

La questione della disarmonia, del dettaglio forzato su volti e corpi che, visti nella loro globalità, diventano incoerenti rispetto al risultato ottenuto, non è soltanto estetica. È filosofica. “Il percorso verso l’invecchiamento va accompagnato, non contrastato”, specifica Borbon. E da Parigi, sul palco del congresso mondiale di chirurgia estetica che si è svolto a inizio 2023, lancia il suo monito: “No a labbra effetto papera o russian lips”.

Dottore, perché è così contrario all’effetto papera?
In quanto medici dobbiamo puntare all’armonia della persona, non a una perfezione standardizzata e pericolosa. I molti trend che vediamo circa le tecniche di iniezione, alcuni controversi come le ‘russian lips’ e le molte altre esagerazioni che si vedono sui social, oltre a causare risultati innaturali e poco armonici, possono avere conseguenze gravi sulla salute. Quando i trattamenti vengono effettuati senza conoscere e rispettare l’anatomia, il rischio di effetti indesiderati e di complicanze, anche vascolari, è dietro la porta.

Quali sono gli effetti indesiderati nel tempo?
L’utilizzo di acido ialuronico, botox e filler di varia natura in quantità eccessive produce risultati irreversibili. Un esempio è rappresentato dal gonfiore eccessivo di labbra e zigomi, causato dal richiamo di acqua nei tessuti a distanza di tempo. Si tratta di effetti da cui purtroppo non si può tornare indietro. Ogni materiale usato è uno strumento prezioso nelle mani dei medici ma, se usato in modo inappropriato, può diventare al contempo un’arma molto pericolosa. Lo ialuronico iniettato male è il principale responsabile dei risultati poco armonici che si vedono spesso in giro.

Il vostro approccio in cosa si differenzia?
Usiamo filler di varia natura, non solo ialuronico e botulino, per fare quello che ci piace chiamare revisione di volumi. La chirurgia estetica dovrebbe restituire non aggiungere: la bellezza naturale e l’espressività di ogni paziente devono essere rispettate e mantenute. L’obiettivo della chirurgia per noi è quello di guidare il paziente in un percorso verso la riscoperta della propria e unica bellezza, una consapevolezza alla quale è possibile arrivare grazie allo studio approfondito dell’anatomia di ogni paziente e al rispetto delle caratteristiche personali”

In termini concreti?
Approccio multidisciplinare: medicina estetica, skin care, dermatologia e, solo se necessario, anche interventi di chirurgia. Ma il tutto è studiato in linea con l’identità della persona, fatta anche di espressioni naturali. Creare l’effetto di una fronte piatta e liscia quando il collo è pieno di rughe e cascante non rientra nei nostri obiettivi. Così come creare un seno della quinta misura su una ragazzina minuta che ha già un bel seno anche se di una taglia più piccola. Sarebbe troppo contrastante con la sua figura. Ecco perché preferiamo non usare mai il termine anti-age. Sappiamo tutti che non è possibile fermare il tempo e il processo di invecchiamento. Sappiamo anche che si invecchia un giorno per volta, mica dall’oggi al domani. Accompagnare questo percorso non significa arrestarlo. Non esistono pozioni magiche, dobbiamo essere onesti intellettualmente.

Se nel vostro studio si presenta una donna che vuole a tuti i costi i labbroni cosa fate?
È semplice. Ci rifiutiamo, siamo diventati esperti nel dire dei sacrosanti no a chi si rifiuta di capire che le cose fatte bene non si vedono: la medicina estetica seria dà risultati invisibili. Quando vedi in giro una bellissima donna di 60 anni con le sue rughette e il viso radioso, le labbra carnose naturalmente e un décolleté armonico pensi che sta invecchiando benissimo. In realtà non sai e non saprai mai se ricorre a qualche ritocco. Se lo fa, è con la consapevolezza della sua identità. Questo è ciò a cui miriamo.

Ci sono vip che secondo lei rappresentano questo modello di invecchiamento armonioso?
Premetto che non so nulla delle loro eventuali scelte o meno in quanto a medicina estetica. Ma ritengo che Monica Bellucci e l’ex marito Vincent Cassel stiano mantenendo la loro bellezza nel tempo, forse senza fare proprio nulla. A proposito: le rughe sono bellissime sa? Una donna di 50 anni con una spianata di botox non è credibile. Se mai diventa più bella attenuando quei segni di espressione che con l’età denotano uno sguardo arrabbiato, triste o corrugato. In questo caso non si tratta di ringiovanimento ma di riappropriazione emozionale.

Oltre all’aspetto estetico c’è anche la questione della sicurezza…
Il tema della sicurezza in medicina estetica si fa sempre più urgente anche in seguito al Decreto Bollette del 25 maggio che autorizza per legge ma senza richiedere nessuna formazione specifica, gli odontoiatri a eseguire terapie di medicina estetica anche sul terzo superiore del volto. Uno scenario, quello degli interventi di medicina e chirurgia estetica, che registra numeri sempre più importanti, soprattutto tra i giovanissimi.

Di quali numeri stiamo parlando?
Secondo la Global Survey 2021 di Isaps – International Society of Aesthetic Plastic Surgery il totale delle procedure chirurgiche e non chirurgiche è aumentato del 19,3 per cento rispetto al 2020, con un incremento del 54,4 per cento delle procedure non chirurgiche durante gli ultimi quattro anni. Una tendenza che non risparmia gli under 34. Di fronte a questo aumento di richieste è necessaria la massima attenzione per non rischiare di aumentare effetti come le labbra a papera e per tutelare i pazienti da possibili complicanze.

La medicina estetica deve essere prima di tutto medicina etica, che rispetti la naturalità e l’espressività di ognuno, senza dannosi e inutili stravolgimenti.

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